Copyriot Lab

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laboratorio è nato dagli stimoli usciti dalle assemblee e dai cortei,
dall’esigenza di elaborare un’analisi complessiva che non si chiudesse ad una
autoreferenzialità studentesca e che sapesse coglierequell’indicazione forte del far pagare la crisi a chi per anni ha prodotto
profitti stellari precarizzando le esistenze di molteplici strati sociali e ora
pretende di fare pagare a questi le perdite e che, allo stesso tempo, creasse percorsi di conflitto e riappropriazione.

 

Nell’università
di oggi la cooperazione degli studenti nella produzione di sapere crea un
valore fondamentale, che viene espropriato e messo a valore e che tramite
blocchi agli accessi, dispositivi di inclusione differenziale, creazione di
sapere-merce, plasma un soggetto immediatamente precario

Controsapere,
rifiuto del sapere precario, creazione del cortocircuito del sistema
universitario!

Il Copyriot è il
primo percorso di lotta del laboratorio per dotarsi di strumenti pratici e
teorici utili a scardinare l’espropriazione e la mercificazione del sapere. Partendo
da una lettura del sapere come campo di conflitto, cioè rifiutando la presunta
neutralità dello, e come un qualcosa di socialmente prodotto, come patrimonio
collettivo, abbiamo ritenuto necessario partire dall’inchiesta sulle pratiche
di resistenza che quotidianamente il precariato sociale mette in campo.

La quotidiana
rottura del copyright fatta dalla fotocopiazione di libri e dallo scaricamento
di cultura da
internet (film, musica, disegni ecc..) è un enorme atto di riappropriazione di
reddito e di sapere, praticato come forma di illegalità diffusa in maniera individuale.
Per far emergere questo dato di fatto Copyriot Lab si propone (attraverso
banchetti di distribuzione di testi universitari, proiezione di film
attualmente nelle sale, produzioni culturali rilasciate al di fuori del
circuito del copy-right, analisi sui meccanismi dei brevetti, dei diritti
d’autore, della ricerca) di aprire un percorso politico finalizzato alla
liberazione del sapere e della cultura per tutti, in particolare nel mondo
universitario, dove chiede in maniera forte che tutti i libri di testo
necessari per gli esami siano distribuiti dall’università in open access agli
studenti.

NOI IL SAPERE NON
LO PAGHIAMO!!!

Il Copyriot
project ha partecipato al Net-strike No Gelmini, cioè l’attacco al sito del
Ministero dell’Istruzione (Miur). Condividi copia cospira. Siamo i/le devot*
del p2p, i martiri della fotocopia, i paladini del software libero, ci
riappropriamo di musica, prime visioni e testi gratis, ci difendiamo dalla
vendetta di editori e discografici; cospiriamo in rete, noi produttori di
sapere, incrementiamo la nostra intelligenza collettiva e combattiamo contro la
cattura diabolica di Brevetti e Copyright, sosteniamo l’Immacolata Riappropriazione
e la Santa Pirateria afflitta dalla persecuzione, riconquistiamo reddito e
libero accesso ai saperi, difendiamo la Rete da controllo e sfruttamento,
moltiplichiamo gli strumenti di riproduzione, e ci sottraiamo alla Siae.

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