[Infoaut_bo]
Dopo i fatti di ieri di Piazza Verdi,
durante i quali un ragazzo (poi rilasciato) era stato fermato per aver
opposto resistenza alle forze dell’ordine intenzionate a fare
rispettare l’ordinanza anti-bivacco cofferatiana, e a cui era seguita la risposta dei ragazzi presenti in piazza che avevano allontanato la polizia attraverso un fitto lancio di bottiglie, anche oggi la situazione in piazza non è stata quella di tutti i giorni da tanti anni a questa parte. Tutti
i presenti in piazza infatti hanno respinto l’ingresso delle forze
dell’ordine, che alla fine si sono allontanate ripiegando forzatamente
in Largo Respighi. Anche oggi piazza Verdi è stata riconquistata!
La giornata è stata anche un’occasione per tutti di esprimere
la propria vicinanza ai due ragazzi, Domenico di Torino ed Alessandro
di Milano, arrestati durante la grande giornata del 19 a Torino.
Il comunicato diffuso in piazza dai ragazzi dell’Onda infatti metteva
in correlazione come sia gli arresti di Torino sia il fermo di Bologna
fossero due facce della stessa medaglia, la repressione poliziesca
delle istanze sociali che tutti, sia riprendendosi le piazze con la
loro intrinseca socialità, sia manifestando duramente conro
l’espropriazione del diritto all’autodeterminazione personale di eventi
come le riunioni degli 8 grandi del mondo, portano avanti convinti e
determinati.
Emblematica è stata la compattezza di tutti le persone presenti
oggi in piazza nel difendere il loro diritto alla socialità in una
città che vive riccamente grazie a loro e che in cambio offre loro solo
narrazioni come quella, infame, di "portatori di degrado".
Sullo striscione realizzato da alcuni ragazzi in piazza era scritto "Da
Torino a Piazza Verdi la rivolta paga! Libertà per Alessandro e
Domenico!" e dietro di questo si sono radunati tutti, decisi a non
permettere che i Carabinieri entrassero nella piazza.
Dopo aver fatto notare, senza tentennamenti, che la presenza
nella piazza delle forze dell’ordine sarebbe stata vista come una
provocazione, le volanti e il defender presenti ai margini della piazza
si sono allontanati, mentre i ragazzi stanno proseguendo la loro serata
liberi dal controllo repressivo di ogni sera.
I ragazzi di Bologna hanno dimostrato di non voler più tollerare il
livello asfissiante di controllo sociale che hanno addosso. Con un
pensiero ai ragazzi arrestati a Torino.
Di seguito il comunicato dei ragazzi dell’onda:
L’onda non si arresta!!
Alessandro e Domenico Liberi Subito!! Liber* Tutt*!
L’avevamo promesso e l’abbiamo dimostrato: la rivolta contro la
precarietà esistenziale e il controllo sociale non si è fermata..
Negli ultimi giorni abbiamo espresso ancora una volta la nostra
determinazione a non rassegnarci al triste ed opprimente presente che i
potenti vorrebbero imporci, dalla rivolta di Torino allo scontro di ieri in piazza Verdi, Bologna è al centro di uno spazio europeo di conflitto che è aperto da molti mesi e non accenna a chiudersi.
A Torino abbiamo contestato l’illegittimità del G8 University Summit
ribadendo che rettori e CRUI, che promuoveva il vertice, sono i
rappresentanti (il)legittimi di una università che sopravvive tra le
macerie. Noi siamo invece l’espressione concreta di una rappresentanza
impossibile che non delega a nessuno istanze, vertenze, progetti; che
si riappropria con la lotta dei propri bi-sogni.
In 10.000 studenti da tutta Italia, senza dimenticarci di colpire i
simboli della crisi (banche e agenzie del lavoro), abbiamo tentato di
sfondare il muro di un esercito frapposto tra i nostri bi-sogni e le
autorità di un’università che di sostenibile non ha assolutamente
nulla. Abbiamo fatto presente, ancora una volta, che la crisi noi non la pagheremo e che anzi utilizzeremo ogni occasione per rovesciarvela contro.
Sapendo che è stato solo un momento di passaggio, tra lo straordinario
autunno che ci siamo lasciati alle spalle e quello a venire, denso di
aspettative e nuovi spazi di azione dentro la crisi.
A Torino eravamo un corpo unico, multiforme ma compatto: tutte e tutti
abbiamo provato a violare la zona rossa, tutte e tutti abbiamo cercato
di sfondare i cordoni di polizia.
Solidarietà ai due arrestati, ne vogliamo l’immediata liberazione. Non li lasceremo soli!
Siamo una generazione estranea al patto sociale che ha alzato la testa
e pretende di riavere indietro il futuro che la precarietà le ha
sottratto! Abbiamo resistito a cinque anni di amministrazione Kofferati
e siamo ancora qui, a riprenderci spazi, saperi, reddito, tempi di vita che sempre più cercano di disciplinare e sottrarci. Lo scontro di ieri in piazza Verdi ne è l’ennesima lampante riprova.
Indietro non si torna! Continuons le combat!
Onda Anomala_Bologna